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Il Canale Meana

La centrale elettrica
"Regio Parco"

Nell’estate 2017 è iniziata in lungo Dora Savona la costruzione di una minicentrale idroelettrica ad acqua fluente che utilizza la traversa dell’ex canale del Regio Parco. La progettazione esecutiva è stata eseguita dalla S.R.I.A. - Studio Rosso Ingegneri Associati di Torino, per conto della società Energie Rinnovabili Torino s.r.l. - In precedenza non avevano superato la valutazione di impatto ambientale il progetto presentato nel 2014 dalla società Morghen 93 Srl (oggi Enerdora Srl) e, quello più ambizioso, elaborato dalla STE Spa nel 2010, che prevedeva la riattivazione del canale del Regio Parco e della vecchia centrale idroelettrica della Manifattura Tabacchi. 

Schema della nuova centrale elettrica in lungodora Savona a Torino
Centrale elettrica sull'ex canale del Regio Parco a Torino, vista dall'alto
Centrale elettrica sull'ex canale del Regio Parco a Torino

Progetto della centrale idroelettrica del Regio Parco - Fonte: S.R.I.A.

In alto: la sezione della centrale. A sinistra: la planimetria mette in evidenza la presa e lo scarico dell'impianto. A destra: l'edificio esterno dall'impatto molto limitato sull'ambiente urbano circostante.

LA  CENTRALE IDROELETTRICA ULTIMATA E OPERATIVA

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Per creare un adeguato salto idraulico si è provveduto alla parziale demolizione dello sbarramento esistente, al suo abbassamento e all’installazione di un sopralzo gonfiabile totalmente abbattibile in caso di piena per facilitare il deflusso. La presa della centrale è localizzata a monte dello sbarramento e lo scarico immediatamente a valle. L'imbocco,  protetto da un para-tronchi, è a tre luci con paratoie a scomparsa che consentono la regolazione del flusso o la completa interruzione in caso di manutenzione o di piena del fiume. Sulla destra della traversa è stato ricavato un passaggio per l’ittiofauna e alla sinistra uno sghiaiatore. A valle della traversa si è prolungato il corazzamento del fondo con massi ciclopici per limitare i fenomeni erosivi estendendolo al fondo dello sbocco del canale di scarico e della scala di risalita dei pesci.

La centrale si trova in c.so Savona, poco dopo la stazione GTT di via Fiochetto, e monta una turbina Kaplan a bulbo di potenza nominale di di 450 kW. Il salto netto è di 1,80 m  e la portata massima derivabile di 21 mc/s. L'impianto è automatico e controllato dal centro di supervisione di introd (Ao). L’energia prodotta è interamente ceduta alla rete elettrica nazionale.    

                                                  

(Dati rivisti in data 04-11-2022, fonti:  E++ e F.lli Ronc Srl)

IL CANTIERE

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La tabella di marcia dei lavori ha previsto diverse fasi:

  • la prima fase di cantiere ha comportato la modifica temporanea della viabilità locale e lo spostamento dei sottoservizi interferiti con le lavorazioni

  • La seconda fase la realizzazione delle opere propedeutiche alle lavorazioni in sicurezza al locale centrale: sarà realizzata una tura in alveo a ridosso della sponda a protezione dell’imbocco e dello scarico della centrale e si prevede la realizzazione delle paratie di micropali per il sostegno degli scavi

  • La terza fase la realizzazione delle strutture in c.a. in sponda destra (locale centrale, canale di scarico, canale sghiaiatore)

  • In una fase successiva, avviata in periodo di magra dell’alveo, si è passato alla realizzazione della tura per la deviazione della corrente all'interno del locale centrale e agli interventi necessari per l’installazione dello sbarramento abbattibile, della paratoia a ventola e della scala di risalita delle specie ittiche.

  • Infine si è concluso con la demolizione delle ture, l’installazione delle opere elettromeccaniche di centrale, la sistemazione delle aree superficiali, la realizzazione degli interventi compensativi, il ripristino dei sottoservizi ed infine lo smantellamento del cantiere.

 

L’arco temporale necessario per il completamento dei lavori, stimato in 10 mesi, è stato rispettato e la centrale è entrata in produzione nella prima metà del 2018.

 

Con piacere, infine, si constata che fra le opere di compensazione previste rientrano la pulizia e il ripristino delle vecchie paratoie del canale del Regio Parco, riconosciute finalmente “opere di valore documentario e ambientale di un raro esempio di canalizzazione nella Torino Paleoindustriale e pertanto strutture di importante valenza storica e culturale che si ritiene debbano essere mantenute, preservate e oggetto di pubblica esposizione”. 

 

Fonte: Città Metropolitana di Torino. 

Ultimo aggiornamento 04-11-2022

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